Anche quest’anno assistiamo ad ospedali e Pronto soccorso invasi da persone colpite dall’influenza, mentre i media ci avvertono che tra gennaio e febbraio dobbiamo aspettarci il picco dell’epidemia. Tutto questo quando, tra l’altro, il dibattito vaccino-sì/vaccino-no è ancora aperto. Generalmente, sono anziani, bambini e malati cronici (specialmente chi soffre di malattie al sistema immunitario e tumori) quelli più a rischio. Anche per me, però, è una priorità cercare di tenere lontani i virus, senza imbottirmi di farmaci. Anche perché, come capita sempre a chi lavora in proprio, è libero professionista o imprenditore, ci si ammala sempre nel weekend. Quindi, dal momento che, come molti di noi, dopo una settimana intensa di lavoro non vorrei rinunciare a godermi il weekend, ecco a cosa sto particolarmente attenta.
Cosa fare per (tentare di) evitare l’influenza
– Lavare spesso le mani. I virus si trasmettono anche con il contatto con superfici infette e per via orale; pertanto è importante prendersi cura dell’igiene delle proprie mani, lavarle spesso col sapone (essendo spesso fuori casa, io ho sempre con me delle salviettine disinfettanti multiuso).
– Preferire i fazzoletti di carta usa e getta a quelli di stoffa, per limitare il contatto con gli agenti patogeni che si depositano quando ci soffiamo il naso.
– Bere molto, per reidratare l’organismo.
– In caso di amici, parenti e conoscenti con l’influenza e febbre, invitarli a rimanere in casa a riposo. In questo modo la guarigione sarà più rapida perché la malattia verrà “presa in tempo”.
La colazione anti-influenzale
Ebbene sì, per evitare di prendersi l’influenza alla colazione non bisogna rinunciare mai, nemmeno quando ci sentiamo un po’ malaticci e non abbiamo tanta fame. Una buona colazione, infatti, è un asso nella manica per potenziare le difese dell’organismo e ridurre il rischio di essere facile preda dei virus. Per la mia colazione anti-influenzale non mancano mai: mezzo litro di acqua, caffè, latte (di soia), che contiene proteine e molte vitamine; pane integrale e miele, che mi aiutano ad avere energia fino all’ora di pranzo; macedonia a base di ribes, kiwi, mandorle, che fornisce all’organismo antiossidanti, vitamina C ed E, e yogurt ricco di fermenti lattici vivi per aiutare la mia flora batterica e il mio sistema immunitario a lavorare bene.
Curiosità
Lo ha dimostrato l’Università della Pennsylvania: gli abbracci riducono il rischio di ammalarsi. Come mai? Sembrerebbe che il contatto fisico con una persona amata stimoli la produzione delle molecole incaricate di rafforzare le difese immunitarie e proteggere l’organismo dalle infezioni. Insomma, più abbracci, meno influenza, ma attenzione a non essere già stati contagiati dal virus: in questo caso, meglio evitare l’abbraccio e, invece, sorridere e ridere molto. Anche ridere, infatti, aiuta il sistema immunitario a lavorare meglio e in modo più efficiente!